Il Giappone è un viaggio nei sapori: ogni regione offre una sua interpretazione dei noodles e delle specialità tradizionali. Dal ramen cremoso di Kyushu agli udon corposi del Kansai, passando per le varianti meno conosciute di Shikoku e Okinawa, questa guida ti porterà a scoprire tutte le meraviglie regionali della cucina giapponese, tra tradizione, street food e cultura.
Tipi di Ramen, Udon e specialità regionali: la Guida Completa
Cos’è il ramen (e perché non è l’unico protagonista).
Il ramen è molto più di una semplice zuppa di noodles: è uno dei piatti simbolo della cucina giapponese moderna, nato dall’incontro tra tradizioni culinarie cinesi e adattamenti locali. Caratterizzato da un brodo saporito, tagli di carne, verdure fresche e noodles di grano, il ramen varia profondamente da una regione all’altra, raccontando la storia e il clima di ogni luogo.
Tuttavia, il ramen non è l’unico protagonista della scena gastronomica giapponese. Accanto a lui troviamo gli udon, spessi e morbidi noodles di farina di grano tenero, i soba di grano saraceno, e piatti iconici come gli okonomiyaki o gli yakisoba che arricchiscono il variegato universo dello street food. Ogni regione del Giappone ha sviluppato la propria specialità, creando un viaggio culinario fatto di sapori intensi, consistenze sorprendenti e tradizioni secolari.
In questa guida esploreremo le varietà di ramen più famose, ma anche le altre delizie locali che rendono il Giappone una delle capitali mondiali della cucina di strada.
Noodles e street food in Giappone: una passione regionale
In Giappone, il cibo non è solo nutrimento, ma una vera e propria espressione culturale. I noodles — in tutte le loro forme — sono protagonisti di questa tradizione: ramen, udon, soba, somen e yakisoba raccontano storie diverse a seconda delle regioni.
Ogni angolo del Paese ha sviluppato il proprio street food unico, spesso legato alla disponibilità di ingredienti locali, al clima e alle abitudini quotidiane della popolazione. Così il ramen si trasforma, i brodi cambiano sapore, i noodles si fanno più spessi o più sottili, e accanto ad essi spuntano piatti come l’Okonomiyaki di Hiroshima, gli Udon di Kagawa o gli Yakitori delle strade di Tokyo.Assaporare il cibo di strada in Giappone significa attraversare un mosaico di gusti e profumi, dove la semplicità degli ingredienti si sposa con la raffinatezza delle tecniche tramandate di generazione in generazione.
In questo viaggio esploreremo come il ramen e gli altri piatti simbolo si intrecciano con le identità regionali, rendendo ogni assaggio un’esperienza irripetibile.
Le specialità da scoprire nelle regioni del Giappone
Ogni regione del Giappone custodisce sapori unici, nati dall’incontro tra ingredienti locali, tradizioni antiche e creatività contemporanea.
Se il ramen è forse il più conosciuto a livello internazionale, esplorare le cucine regionali significa scoprire anche udon corposi, soba profumati, varianti locali di noodles e piatti di street food che raccontano l’anima di ogni territorio.
Dal cremoso Miso Ramen di Hokkaido ai ricchi Tonkotsu Ramen di Kyushu, passando per gli Udon artigianali di Shikoku e le specialità miste di Okinawa, il Giappone offre una mappa di sapori straordinaria.
In ogni tappa del nostro viaggio, andremo a conoscere non solo i tipi di ramen più famosi, ma anche quelle preparazioni tipiche che rendono ogni regione una meta imperdibile per gli amanti della cucina autentica.
Preparati a un tour gastronomico attraverso le isole e le città del Sol Levante, alla scoperta di piatti che hanno conquistato milioni di palati nel mondo.
Hokkaido: Miso Ramen e il sapore del nord

Hokkaido, l’isola più settentrionale del Giappone, è famosa per i suoi inverni rigidi, le distese innevate e una tradizione culinaria robusta e sostanziosa. Non sorprende quindi che proprio qui sia nato uno dei ramen più apprezzati: il Miso Ramen.
Caratterizzato da un brodo denso, ricco e saporito a base di miso (pasta di soia fermentata), il Miso Ramen di Hokkaido si distingue per la sua capacità di riscaldare corpo e spirito.
I noodles sono leggermente spessi e ondulati, perfetti per trattenere il brodo corposo, mentre i topping tradizionali includono burro, mais dolce, carne di maiale, germogli di soia e a volte frutti di mare.
La città di Sapporo, in particolare, è considerata la patria di questa variante. Qui il Miso Ramen ha raggiunto la sua massima espressione, diventando un simbolo del comfort food giapponese.
Oltre al ramen, Hokkaido è famosa anche per i suoi frutti di mare freschissimi e le zuppe di granchio, che si possono trovare facilmente nelle bancarelle e nei mercati locali.
Tohoku: ramen rustici e piatti di montagna

La regione del Tohoku, situata nel nord-est dell’isola di Honshu, è famosa per i suoi paesaggi montuosi, gli inverni rigidi e la cucina semplice e genuina.
Qui il ramen assume caratteristiche più rustiche, con brodi chiari, leggeri ma profondamente aromatici, perfetti per affrontare il freddo delle montagne.
Una delle varianti più celebri è il Kitakata Ramen, originario della città di Kitakata nella prefettura di Fukushima. Questo ramen si distingue per i suoi noodles spessi, piatti e leggermente ondulati, serviti in un brodo a base di shoyu (salsa di soia) con aromi delicati di carne di maiale e pesce essiccato.
I topping tradizionali includono fette abbondanti di chashu (maiale brasato), cipollotti verdi e menma (germogli di bambù fermentati).
Nel Tohoku si trovano anche molte altre specialità locali di noodles, come i Wanko Soba di Iwate, piccoli soba serviti in porzioni individuali da gustare in un rito conviviale che invita a mangiarne quante più possibile.
Il ramen e i noodles del Tohoku incarnano l’anima calorosa e ospitale di questa regione ancora poco esplorata dal turismo internazionale.
Kanto: Tokyo Ramen, Tsukemen e udon metropolitani

La regione del Kanto, cuore pulsante del Giappone moderno, ospita la metropoli di Tokyo e con essa una varietà di ramen e noodles che riflettono la vita veloce e dinamica della capitale.
Qui nasce uno dei ramen più iconici: il Tokyo Shoyu Ramen, caratterizzato da un brodo limpido a base di salsa di soia, pollo e verdure, con un gusto equilibrato e leggermente sapido. I noodles sono mediamente sottili e dritti, perfetti per una pausa pranzo rapida ma soddisfacente.
Un’altra specialità molto amata a Tokyo è il Tsukemen, una variante in cui i noodles vengono serviti separatamente dal brodo, per essere intinti prima di ogni morso. Il brodo del tsukemen è più concentrato e ricco rispetto a quello del ramen tradizionale, spesso a base di pesce e carne, per aderire meglio ai noodles più spessi.
Accanto ai ramen, nella regione del Kanto si possono trovare anche udon metropolitani: versioni più snelle e veloci rispetto a quelle artigianali di altre regioni, perfetti per un pasto pratico in una città che non si ferma mai.
Il Kanto rappresenta la fusione perfetta tra tradizione e innovazione, anche a tavola: ogni angolo di Tokyo racconta una nuova sfumatura di noodles da esplorare.
Chubu: sapori intensi tra ramen e hoto noodles

La regione del Chubu, situata nel centro dell’isola di Honshu, abbraccia una varietà di paesaggi che vanno dalle montagne delle Alpi giapponesi alle pianure costiere. Questa diversità geografica si riflette anche nella cucina, dove i sapori sono intensi e profondamente legati alla tradizione.
Tra i ramen più noti del Chubu spicca il Nagoya Cochin Ramen, preparato con brodo di pollo Cochin, una razza locale pregiata. Questo ramen offre un gusto profondo e delicato, spesso accompagnato da noodles più sottili e topping semplici come cipollotto e pollo arrosto.
Un’altra specialità tipica della regione è il Hoto, una zuppa spessa originaria della prefettura di Yamanashi. I noodles del hoto sono larghi e piatti, immersi in un ricco brodo a base di miso e verdure locali come zucca, carote e funghi. Sebbene non sia tecnicamente classificato come ramen, il hoto rappresenta una delle varianti più rustiche e sostanziose della tradizione giapponese dei noodles.
Nel Chubu, la cucina è profondamente radicata nei prodotti della terra e della montagna, regalando piatti caldi e nutrienti perfetti per affrontare i rigori climatici della regione.
Kansai: Kyoto Ramen, Osaka Kitsune Udon e street food iconico
La regione del Kansai, conosciuta per città storiche come Kyoto, Osaka e Nara, è il cuore culturale e gastronomico del Giappone. Qui, il cibo non è solo una necessità: è un’arte e un’esperienza sociale profondamente radicata nella vita quotidiana.
A Kyoto, il ramen assume caratteristiche più raffinate e leggere rispetto ad altre regioni. Il Kyoto Ramen tradizionale presenta un brodo a base di shoyu o di pollo, con sapori più delicati e una grande attenzione alla qualità delle materie prime. Una variante popolare è anche il Paitan Ramen, con un brodo bianco e cremoso a base di ossa di pollo.
Osaka, invece, è la regina dello street food e dell’atmosfera conviviale. Qui si celebra il Kitsune Udon, un piatto semplice ma iconico composto da udon spessi serviti in un brodo leggero, sormontati da una fetta di aburaage (tofu fritto dolce), un vero comfort food per la popolazione locale.
Accanto agli udon, Osaka è anche famosa per lo Okonomiyaki e i Takoyaki, specialità da strada amate in tutto il mondo.
Il Kansai offre così una varietà gastronomica impressionante, dove la tradizione si mescola alla creatività, regalando esperienze di gusto indimenticabili ad ogni angolo di strada.
Chugoku: Hiroshima Tsukemen e Okonomiyaki

La regione del Chugoku, situata nell’estremo ovest dell’isola di Honshu, è una terra di contrasti: città dinamiche come Hiroshima convivono con paesaggi naturali tranquilli e storici. Anche a tavola, il Chugoku offre specialità che riflettono questa ricchezza.
Hiroshima è famosa per il suo particolare Hiroshima Tsukemen, una variante del ramen in cui i noodles vengono serviti freddi e separati da un brodo piccante e intenso a base di salsa di soia e peperoncino. A differenza del tsukemen tradizionale di Tokyo, quello di Hiroshima punta su sapori più vivaci e una maggiore freschezza, perfetti per i mesi estivi.
Ma il vero simbolo della città è l’Okonomiyaki di Hiroshima, una creazione unica che unisce in strati noodles (soba o udon), cavolo, carne, uova e salse speziate. Diversamente dalla versione di Osaka, qui l’Okonomiyaki viene costruito a strati e include spesso i noodles come parte integrante del piatto.
Il Chugoku rappresenta così una delle aree più creative dal punto di vista gastronomico, dove tradizione e innovazione si incontrano continuamente a ogni morso.
Shikoku: udon artigianali e ramen nascosti
Shikoku, la più piccola delle quattro isole principali del Giappone, è un angolo ancora poco conosciuto dal turismo internazionale, ma offre una ricchezza gastronomica sorprendente. Questa regione è famosa soprattutto per i suoi udon artigianali, in particolare i celebri Sanuki Udon provenienti dalla prefettura di Kagawa.
I Sanuki Udon sono riconoscibili per la loro consistenza elastica e soda, ottenuta grazie a un’attenta lavorazione manuale e a una breve cottura. Serviti freddi con una salsa di soia leggera o in brodo caldo, rappresentano un’esperienza semplice ma perfetta per apprezzare la qualità dei noodles.
Anche se meno famoso rispetto ad altre regioni, Shikoku nasconde alcune interessanti varianti di ramen, spesso caratterizzate da brodi più leggeri, influenzati dalla vicinanza al mare e dalla cultura agricola dell’isola. Qui il ramen si gusta in piccole trattorie locali, dove ogni ciotola racconta la tradizione e l’autenticità di un Giappone ancora intatto.
Shikoku è la meta ideale per chi vuole scoprire i sapori autentici lontano dai circuiti più battuti.
Kyushu: il regno del Tonkotsu Ramen
Kyushu, l’isola più a sud-ovest tra le principali del Giappone, è una terra ricca di vulcani, sorgenti termali e una tradizione gastronomica fortemente radicata. È proprio qui che nasce uno dei tipi di ramen più celebri al mondo: il Tonkotsu Ramen.
Il Tonkotsu Ramen si distingue per il suo brodo bianco e denso, ottenuto dalla lunga bollitura delle ossa di maiale fino a estrarre tutto il sapore e il collagene. Il risultato è una zuppa cremosa, intensa e avvolgente, con un sapore deciso che ha conquistato i palati giapponesi e internazionali.
La città di Fukuoka, in particolare, è famosa per la sua versione di Tonkotsu Ramen, conosciuta anche come Hakata Ramen. I noodles utilizzati sono sottili e dritti, pensati per assorbire perfettamente il brodo ricco, e vengono spesso accompagnati da fettine sottili di chashu, cipollotto fresco, beni shoga (zenzero marinato rosso) e semi di sesamo.Kyushu offre anche molte altre varianti regionali di ramen, spesso più leggere o con aggiunta di aromi particolari come l’aglio fritto, ma il Tonkotsu rimane l’orgoglioso ambasciatore del gusto dell’isola.
Ricette di Kyushu:
Okinawa: Okinawa Soba e influenze tropicali
Okinawa, l’arcipelago più meridionale del Giappone, è un mondo a parte: un clima tropicale, una cultura profondamente influenzata dalle tradizioni cinesi e del sud-est asiatico, e una cucina unica nel panorama giapponese.
Qui il ramen tradizionale lascia spazio a una specialità tutta locale: l’Okinawa Soba. Nonostante il nome, l’Okinawa Soba non ha molto a che vedere con i soba di grano saraceno del resto del Giappone: i noodles sono più spessi, morbidi e fatti con farina di grano, simili per consistenza a quelli dell’udon, ma serviti in un brodo chiaro a base di carne di maiale e bonito (pesce essiccato).
Il piatto viene solitamente arricchito con fettine di maiale brasato, cipollotti, zenzero sottaceto e a volte persino con kamaboko, il tipico panetto di pesce.
Grazie al clima mite tutto l’anno, l’Okinawa Soba si gusta sia in versione calda che più fresca, rendendolo un vero comfort food adatto a ogni stagione.
Okinawa offre così un’interpretazione personale e vivace dei noodles, testimoniando la sua storia di incontri culturali e il suo spirito rilassato e accogliente.
Ingredienti principali: come cambiano brodi, noodles e topping
Uno degli aspetti più affascinanti del ramen e degli altri noodles giapponesi è la varietà degli ingredienti, che cambia sensibilmente da regione a regione, e persino da città a città.
Ogni elemento – dal brodo, ai noodles, fino ai topping – racconta una storia di tradizioni locali, gusti personali e influenze culturali.
I brodi sono la base di ogni ciotola: possono essere leggeri e trasparenti, come nel ramen shoyu di Tokyo, oppure densi e cremosi, come nel tonkotsu ramen di Fukuoka. Gli ingredienti principali spaziano da pollo, maiale, pesce essiccato, alghe kombu, fino a miso fermentato e verdure.
I noodles cambiano spessore, forma e consistenza a seconda del piatto e della zona. A Tokyo troviamo noodles sottili e dritti, a Kitakata spessi e ondulati, a Fukuoka finissimi e dritti, pensati per assorbire meglio il brodo intenso. Per gli udon di Shikoku, invece, i noodles sono spessi ed elastici, mentre nell’Okinawa Soba sono larghi e più morbidi.
I topping aggiungono personalità a ogni piatto: chashu (maiale brasato), menma (germogli di bambù fermentati), uova marinate (ajitama), cipollotto fresco, alghe nori, mais, burro e spezie varie. Ogni ingrediente scelto non è casuale, ma rispecchia il carattere della regione e l’atmosfera del luogo.
Conoscere le differenze tra brodi, noodles e topping ti aiuterà a capire e apprezzare meglio ogni piatto, rendendo ogni assaggio un vero viaggio nella cultura gastronomica giapponese.
Come scegliere la tua specialità ideale
Di fronte alla varietà straordinaria di ramen, udon e altre specialità regionali giapponesi, scegliere può sembrare un’impresa. Ma in realtà, lasciarsi guidare dal proprio gusto personale e dalla curiosità rende ogni scoperta ancora più emozionante.
Se ami i sapori ricchi e intensi, potresti orientarti verso un Tonkotsu Ramen di Kyushu, con il suo brodo cremoso e corposo. Se invece preferisci qualcosa di più leggero e bilanciato, il Tokyo Shoyu Ramen o i Sanuki Udon di Shikoku potrebbero essere la scelta perfetta.
Chi cerca esperienze autentiche e rustiche troverà nei ramen di Tohoku o nei Hoto noodles del Chubu il calore della tradizione contadina.
Se invece sei incuriosito da piatti vivaci e creativi, non puoi perderti il Tsukemen piccante di Hiroshima o l’Okonomiyaki arricchito da noodles.
Anche il clima può guidare la tua scelta: nelle giornate fredde, un miso ramen di Hokkaido o un hoto caldo e sostanzioso sapranno riscaldarti, mentre nei mesi più miti potresti optare per tsukemen freddi o per l’Okinawa soba.
La verità è che ogni piatto racchiude un pezzetto dell’anima del Giappone: sperimentare diversi tipi di ramen e noodles ti permetterà non solo di soddisfare il palato, ma anche di viaggiare con la mente attraverso le diverse regioni del Sol Levante.
Domande frequenti su ramen, udon e specialità regionali
Qual è la differenza tra ramen e udon?
La differenza principale sta nei noodles: i ramen sono più sottili, spesso ondulati o lisci, e sono fatti con farina di grano e kansui (una soluzione alcalina che conferisce elasticità e colore giallognolo). Gli udon, invece, sono spessi, morbidi e bianchi, preparati semplicemente con farina di grano, acqua e sale, senza kansui.
È vero che ogni regione ha il suo tipo di ramen?
Sì, assolutamente. Ogni regione giapponese ha sviluppato il proprio stile di ramen, adattandolo agli ingredienti locali, al clima e alle preferenze culturali. Dal cremoso Tonkotsu Ramen di Kyushu al ricco Miso Ramen di Hokkaido, ogni varietà racconta una storia diversa.
Posso trovare ramen senza carne?
Sì. Oggi molti ristoranti offrono versioni vegetariane o vegane del ramen, utilizzando brodi a base di verdure, miso o latte di soia, e sostituendo il chashu con tofu, funghi o altri topping vegetali.
Cosa sono gli Okinawa Soba?
Nonostante il nome, gli Okinawa Soba non sono fatti con grano saraceno, ma con farina di grano. Sono noodles più larghi e morbidi, serviti in brodo leggero a base di maiale e bonito, tipici dell’arcipelago di Okinawa.
Cos’è il tsukemen?
Il Tsukemen è una variante del ramen in cui i noodles vengono serviti separatamente dal brodo. I noodles, spesso più spessi, vengono intinti nel brodo concentrato prima di essere mangiati. È una scelta molto amata soprattutto durante i mesi più caldi.